Ti sei mai chiesto cosa stai pagando quando compri un detersivo al supermercato?
Paghi il prodotto o paghi la pubblicità?
Questa è una domanda che in pochi si fanno, perché normalmente sono attratti (inconsciamente) dalla pubblicità o dal marchio. A tal proposito una delle più belle definizioni che ho sentito è: "
La pubblicità è una pratica di ipnosi collettiva". Mai definizione fu più azzeccata. Purtroppo, tutti siamo vittime inconsapevoli di pratiche di "
ipnosi collettiva di massa".
La pratica di ipnosi collettiva funziona a tal punto che se facciamo un test chiedendo ad un uomo di dire il primo nome che gli viene in mente di un detersivo per lavatrice, risponderà sicuramente "Dash o Dixan" per i piatti "Nelsen o Svelto" per una bevanda gasata "Coca Cola" e così via....
Le aziende sanno che le cose funzionano così quindi, ne approfittano e investono milioni in pubblicità per fare si che i loro marchi si fissino fortemente nelle menti dell collettività. Fino a qua non c'è nulla di male, siamo nel mercato libero e ognuno ha facoltà di fare,dire e quindi di acquistare ciò che più desidera...
Il problema è che molto spesso (quasi sempre) la qualità promessa del prodotto non corrisponde al prezzo pagato, quindi va a finire che il prezzo finale di un prodotto non è dato realmente dalla somma dei costi di produzione e dalla materia prima, ma è fortemente condizionato e sovrastimato dalla componente dei costi di pubblicità, che ricadono tutti interamente sul prodotto.
Quindi sarebbe bene ricordare che
i costi di pubblicità ricadono interamente sul prodotto e che quando compriamo un prodotto di marca, spesso il prezzo pagato non corrisponde corrispondente alla sua reale qualità, ma alla fama del nome.
A questo punto ti starai chiedendo,
si vabbè ma io come mi devo comportare?
Semplice, basta testare i prodotti e imparare a leggere le etichette sulla composizione chimica per poter poi decidere in autonomia quale sia il prodotto giusto per noi, in base ai test effetuati.
Pe rquanto riguarda la lettura delle etichette, la legge stabilisce quali ingredienti
devono essere obbligatoriamente indicati. Gli ingredienti
chiave sono elencati a seconda della loro quantità. Quelli da controllare maggiormente sono chiamati
sostanze tensioattive e possono essere: inferiore al 5%, da 5 % a 15%, da 23
15% a 30%, oltre 30%.
Da qui si capisce che maggiore è la percentuale di ingredienti tensioattivi migliore sarà il potere pulente del prodotto.
Un buon detergente deve avere almeno una quantità di principi tensioattivi pari o superiori al 20%.
Quindi
occhio alle etichette e testate i prodotti in base al contenuto e non al marchio
.
Alla prossima,
Matteo&Paolo
Archimede Fibre Shopping